Le prove di Dalida a San Remo, versione integrale

« Older   Newer »
  Share  
Faustonet
view post Posted on 3/7/2012, 20:24




Su Youtube è comparsa la versione integrale dell'esibizione di prova di Dalida, a San Remo 1967:

Eccola:
 
Top
Balans21
view post Posted on 6/7/2012, 12:42




Tra 30 anni uscirà anche quella di Tenco...
 
Top
Gulliveriana
view post Posted on 10/7/2012, 08:18




Speriamo :)
 
Top
MrVecchiofan
view post Posted on 30/7/2012, 10:31




In merito a queste storiche immagini di una seduta di prove (risalente al 25 o al 26/1/67?), vorrei fare alcune considerazioni ed alcune mie personali deduzioni sulle ultime immagini rimasteci di Tenco, sulle quali chiedo conferma (o anche sconferma) da parte di chi si è maggiormente occupato di quest’argomento.

CONSIDERAZIONI SU QUESTA SEDUTA DI PROVE DI DALIDA – Alla lunga dunque, è saltato fuori il filmato di questa seduta di prove, oggi disponibile sia su Youtube che su Laverdeisola:
1) la prima considerazione, facile facile, che viene in mente è che, se è stata registrata questa seduta di prove, è matematicamente impossibile che non sia stata registrata la 1° serata del Festival nella sua interezza. Quel filmato dunque è stato fatto sparire dolosamente: a mio avviso, non solo e non tanto come censura morale postuma di una RAI, all’epoca democristiana e bacchettona, ma come parte integrante di quel complotto del silenzio, a cui ho accennato altrove, per cui non bisognava scavare troppo sul contesto e sui retroscena della morte di Tenco, favorendo così l’edificazione di quella mitologia del “gesto isolato di un folle, per di più ubriaco fradicio, ecc. ecc.” che è proseguita negli anni successivi. In altre parole, facendo sparire quel filmato, si poteva decontestualizzare la morte di Luigi, impedendo qualsiasi approfondimento sulle responsabilità di Zatterin, della stessa RAI ed, in definitiva, del Ministero delle Partecipazioni statali, in quanto RAI e Fonit-Cetra erano praticamente gemellate (quel che Pol-Spot definisce, dal suo punto di vista, “sinergie economiche” e che noi definiamo, più correttamente, “conflitto di interessi”). Non mi stupirebbe anzi che il filmato della 1° serata sia stato fatto sparire (Balans e Ilmioregno mi correggeranno se sbaglio!) proprio durante la preparazione e le ricerche d’archivio, svolte da Governi e Poeti 10 anni dopo, per il loro film Vedrai che cambierà, prodotto certo dalla stessa RAI (in quanto già più pluralista), ma a condizione che i due autori non ficcassero troppo il naso là dove non dovevano.
2) La seconda considerazione riguarda questa performance di Dalida, che oggi possiamo almeno comparare ad altre. A parte l’eccessivo indulgere dell’operatore sulle sue gambe (scelta di dubbio gusto, ma che dimostra forse che all’epoca la cantante francese era famosa anche per le sue gambe e per le loro movenze), la sua interpretazione di Ciao amore, ciao non ha nulla di trascendentale, ma è assolutamente nella media di tante sue altre esecuzioni (canto spiegato, braccia spalancate e toni melodrammatici, ma soprattutto emotivamente monocorde, senza i sotterranei conflitti e tensioni emotive che si colgono invece nell’esecuzione tenchiana su disco). Se poi pensiamo che, durante la 1° serata, Dalida dovette calcare i toni, presentandosi con un vestito nero e cercando di conferire al brano una solennità fuori luogo con una gestualità da vestale o da “Madonna nera” (stando almeno alla testimonianza di Arbore e come risulta da una registrazione successiva, fatta in un’altra trasmissione e con lo stesso abbigliamento), l’effetto finale dovette risultare decisamente enfatico e retorico.
Impressione ben diversa (e di ben altro spessore) si ricava, per esempio, dalla performance di Ornella Vanoni in quella stessa seduta di prove con La musica è finita: mamma mia, ragazzi, che classe cristallina aveva all’epoca l’Ornella nazionale! E per di più con un brano intimistico-sentimentale, non banale, coinvolgente e particolarmente adatto a lei, composto da un altro grande come Bindi! Tutto sommato, almeno in questa seduta di prove, la Vanoni si lascia dietro Dalida di parecchi punti (e, per evidenziare il confronto, pregherei Faustonet o Gully di recuperare quel filmato e di postarlo qui). Tanto che si sarebbe tentati di dire che, se a Sanremo contasse davvero la qualità dei brani e degli interpreti, anziché le spartizioni e gli accordi sotterranei tra case discografiche (quell’anno fu appunto la Fonit-Cetra a fare la parte del leone, mentre la RCA fu “trombata” senza che Melis muovesse un dito!), la Vanoni, con quell’interpretazione e con quel brano memorabile, avrebbe dovuto vincere a mani basse. Altro che Villa e Zanicchi (prodotti, guarda caso, dalla Fonit-Cetra), che stravinsero con un brano, giustamente finito nel dimenticatoio, come Non pensare a me.
3) La terza considerazione infine riguarda il fatto che, anche e nonostante Sanremo, i cantautori della prima leva ”genovese” facevano le cose più dignitose e durature: a parte Bindi, con La musica è finita (divenuto, soltanto col tempo, un evergreen e giustamente uno dei suoi brani più noti), anche Endrigo presentò un brano tutt’altro che banale come Dove credi di andare: curiosando su Internet, ho scoperto che il retro di questo 45 giri era proprio Il treno che viene dal sud, recuperata recentemente da Paolo in un suo concerto e commentata anche da Balans (cfr. la sezione B-Concerti). Questione di coraggio o di pressioni degli agenti discografici, si dirà: probabile, ma alla fine dei conti Endrigo avrebbe potuto presentare Il treno che viene dal Sud, anziché ripiegare su un brano melodico-sentimentale, sia pur interessante, come Dove credi di andare, più in linea con la tradizione sanremese (fermo restando che, sia pur nelle diversità ed unicità dei rispettivi stili, i “genovesi” si scambiavano le loro esperienze artistiche e si influenzavano reciprocamente, per cui potremmo affermare, per esempio, che Il treno che viene dal sud sta a Ciao amore, ciao, come Dove credi di andare sta a Lontano lontano). Per contro, e come sempre, Tenco fece la scelta più innovativa e coraggiosa, presentando un brano controcorrente come Ciao amore, ciao, che non gli avrebbe portato fortuna comunque (in quanto troppo alternativo rispetto alla tradizione sanremese), ma che, almeno nelle sue intenzioni, doveva rappresentare una canzone-manifesto, in cui affrontare un tema di scottante attualità come l’immigrazione, ma in maniera disperata e rabbiosa come scontro lacerante tra due diverse civiltà, quella contadina e quella urbana-industriale (e qui, lo si voglia o no, un riferimento “colto” a Pavese c’è sicuramente, anche se ovviamente Luigi guarda all’attualità socio-psicologica del “boom” economico, che il suo celebre conterraneo non aveva conosciuto), senza facili messaggi consolatori e senza appelli alla “speranza” e, con ciò, mettendo a punto la sua protesta vera e drammatica contro la cosiddetta “canzone di protesta” all’acqua di rose.
Quanto ai riscontri discografici successivi, in ogni caso, a parte il successo postumo di Ciao amore, ciao (che dovette rappresentare per la RCA una "consolazione" non da poco), nello scontro generazionale allora in atto anche in Italia tra i "matusa" come Claudio Villa e i "giovani" della "linea verde" oppure livellati sulle mode americanoidi, ricordo bene che trionfarono i secondi, specie Little Tony (eterno clone provinciale di Elvis Presley, che fa tutt'ora impressione coi giubbotti a borchie a 70 anni!) con Cuore matto e i Giganti con quella Proposta che rappresentò la punta avanzata della protesta all'"acqua di rose", che invitava il pubblico giovanile a incazzarsi sì, ma senza fare troppo sul serio e mescolando alla rinfusa suggestioni hippy e vera contestazione: "mettete dei fiori / nei vostri cannoni", tanto i fiori non fanno male a nessuno!
 
Top
MrVecchiofan
view post Posted on 30/7/2012, 11:23




Passiamo ora alle deduzioni (eventualmente rettificabili da parte di chi si è maggiormente occupato di questi dettagli) sulle ultime immagini rimasteci di Tenco, come parte integrante della ricostruzione dei suoi ultimi giorni di vita.

DEDUZIONI SULLE ULTIME IMMAGINI DI TENCO – D’accordo, anche stavolta l’ho presa un po’ larga, ma le considerazioni di cui sopra andavano indubbiamente fatte e ritengo peraltro che siano condivise da tutti gli amici tenchiani del Binario. Ma ora veniamo al punto:
1) la prima deduzione che mi è venuta in mente è che l’intero servizio fotografico dello “scoop” amoroso tra Tenco e Dalida risalga al 25/1/67: ricordo, per esempio, che in occasione di una discussione sul caso Tenco, Paolo ci aveva precisato che, dell’intera sequenza (circa una decina di foto che, approfittando ancora una volta della pazienza di Faustonet o Gully, chiederei di postare qui di seguito), la prima era stata scattata sulla scalinata dell’Hotel Savoy e le altre nel parco del Casinò, come se l’obiettivo li avesse seguiti dall’albergo che li ospitava mentre si stavano recando appunto a una di queste sedute di prove (forse di mattina, dopo aver fatto colazione insieme, o magari dopo pranzo, in vista della seduta pomeridiana). Come dicevo dunque, ho motivo di ritenere, per via puramente deduttiva (correggetemi se sbaglio!), che l’intero servizio fotografico risalga al 25/1/67, dovendo poi uscire pubblicamente sui quotidiani la mattina successiva (cioè quella del 26/1/67), come mossa mass-mediatica e di “lancio” in vista della prima serata di quel Festival.
Nonostante le resistenze di Luigi a prestarsi a simili espedienti dello show-business, ciò mi sembra plausibile. Dopotutto, lo facevano in tanti, in quanto, ieri come ancor più oggi, il gossip e le love-stories più o meno montate ad arte (e tanto più se si prestavano al chiacchiericcio della clamorosità e dello “scandalo”) facevano comunque parte del gioco, nella misura in cui servivano a farsi notare dal pubblico e, quindi, a “trainare” i rispettivi brani. Personalmente, anche se piuttosto vagamente, per esempio, ricordo che Mick Jagger & Marianne Faithfull, Sonny & Cher ed altri facevano parlare di sé sulla stampa rosa per le loro personali love-stories sopra le righe, che magari attiravano un certo pubblico giovanile già “alternativo”, ma scandalizzavano o lasciavano indifferente il pubblico italiano medio di allora, abituato a ben altri costumi e magari più attratto dall’immagine popolare e rassicurante della “mammina tutta casa e chiesa”, incarnata per esempio da Orietta Berti (il cui talento vocale era ed è indiscutibile, per carità, ma con interpretazioni piatte e vecchio stampo, da “telefoni bianchi”). In più, come stavamo evidenziando nell’ultima discussione sul caso Tenco prima dell’intromissione ragoniana (che ci ha un po’ fatto perdere il filo, ma il cui contributo nei futuri sviluppi del caso sarebbe ben accetto!), c’era la questione di Gene Pitney: riguardo a La Rivoluzione, almeno in Italia, si è sempre fatto riferimento a Gianni Pettenati (che era certo “sponsorizzato” e lanciato dalla Fonit-Cetra), caricando sia lui che Orietta Berti, in riferimento al biglietto di Tenco, di una responsabilità morale che magari non avevano affatto, tanto più che Luigi si riferiva ai loro brani e quindi, semmai, a chi li aveva composti, ma non certo ai singoli esecutori. Per contro, si è sempre sottaciuto o ci si è ormai dimenticati del ruolo di Gene Pitney, che era il vero “sponsorizzato” n° 1 e che, dopo un paio di Festival precedenti andatigli così così, nel Sanremo 1967 doveva fare il grosso salto di qualità ed essere lanciato a tutti i costi dalla sua coproduzione italo-americana, a tal punto da fargli pianificare il matrimonio per il 28/1/67, data della serata finale, non semplicemente per uno scoop rosa, ma proprio per un exploit giornalistico, che avrebbe fatto parlare di lui per quell’intera giornata. Suppongo, in effetti, che all’epoca, per i suoi discografici, Gene Pitney (dotato peraltro anche lui di un indubbio talento vocale, ma sul piano interpretativo decisamente inespressivo) dovesse rappresentare la risposta americana al fenomeno canadese Paul Anka, che negli anni precedenti aveva sbancato su tutto il pianeta, specie con Diana: analoga capacità di frustare con i loro acuti, ma soprattutto stessa immagine di eterni “ragazzini per bene” e, diciamo pure, borghesi e magari anche un po’ “figli di papà”, con cui vendere dischi a sfare nel pubblico giovanile della middle-class americana (quella dei “bravi ragazzi” di Happy days, diciamo!) e da contrapporre all’immagine trasgressiva, ribelle e dissipata, da “gioventù bruciata” tutta sesso, droga rock & roll, tipica di un Elvis Presley che, magari aldilà delle sue intenzioni, aveva acquistato largo consenso tra la gioventù più povera e incazzata. Si potrà poi discutere a lungo se il rock in generale, come musica giovanile “alternativa”, sia stato davvero un movimento culturale eversivo o soltanto un “oppio del popolo giovane” su scala mondiale, ma questo è un altro discorso che magari potremmo riprendere altrove…
Riassumendo dunque, non mi stupirebbe che Luigi, fatti i calcoli delle probabilità, magari avuto sentore che la RCA si stava piegando per quell’anno agli interessi della Fonit-Cetra e viste in quei giorni le sue frequentazioni al Casinò (se c’erano davvero di mezzo le scommesse clandestine, con informazioni anticipate tra i tavoli sui brani che ce l’avrebbero fatta), dovette mangiare la foglia che Ciao amore, ciao sarebbe stata fatta fuori proprio da La Rivoluzione. Da qui la decisione estrema, probabilmente sollecitata dalla stessa Dalida (che aveva certo più esperienza e confidenza di lui con queste mosse mass-mediatriche), di offrirsi in pasto al gossip e di “ufficializzare” la relazione tra entrambi nella sequenza fotografica di cui stiamo parlando, Se così è, questo scoop Dalida-Tenco non può che risalire al 25/1/67, dovendo comparire sui giornali il giorno dopo, per far parlare di sé in coincidenza con l’apertura ufficiale del Festival e come contromossa allo scoop matrimoniale di Gene Pitney e alle love-stories (vere o fasulle) di altri protagonisti. Era questo che stavo cercando di dire, magari in maniera un po’ provocatoria, nella nostra ultima discussione sul caso Tenco e che, tutto sommato, conviene approfondire qui.
In questo senso, mi sembra che anche la testimonianza di Dossena divenga più comprensibile, assumendo però un altro significato: secondo lui, Luigi e Dalida gli avrebbero annunciato il loro matrimonio esattamente la sera prima (24/1/67). Probabilmente, i due avevano concordato insieme questa mossa mass-mediatica a sorpresa, tenendone all’oscuro i rispettivi agenti discografici; o, magari, non si sarà parlato proprio di matrimonio, ma soltanto di uscire allo scoperto, ufficializzando al grande pubblico la loro relazione (come l’avrebbe presa la sedicente “Valeria” non ci è dato saperlo, anche perché noi non sappiamo cosa sia realmente intercorso tra entrambi nei 10 giorni che vanno dalla lettera del 16/1/67 al 26/1/67: magari ci sarà stata una missiva di risposta introvabile o ancora non uscita fuori oppure ci saranno state delle telefonate, di cui non si è serbata traccia, o, magari, è perfino possibile che “Valeria” abbia respinto i tentativi di Luigi di recuperare in extremis la loro relazione, chissà?). In ogni caso, i risultati fotografici dello scoop Dalida-Tenco sono sotto gli occhi di tutti: Dalida si dimostra padrona di sé e perfettamente a suo agio davanti all’obiettivo fotografico, solare e innamorata; Luigi invece appare imbarazzato e fuori posto già lungo la scalinata del Savoy, non fa che fumare, “sorride di rado”, non sa dove mettere le mani, ecc.
2) La seconda deduzione, che traggo invece dalla seduta di prove di Dalida da cui è partita questa discussione è la seguente; mi sembra di capire (le nostre amiche tenchiane magari mi correggeranno!) che il vestito indossato dalla cantante durante questa prova sia lo stesso che si intravede, appunto, nello scoop fotografico, sotto la giacca e i pantaloni. Se così è, la sequenza fotografica è stata scattata proprio mentre entrambi si stavano recando a questa seduta di prove (mattina o pomeriggio del 25/1/67, appunto!). Quanto all’abbigliamento di Luigi, si può rilevare che indossa giacca con camicia e cravatta chiara.
3) La terza deduzione discende da quest’ultimo particolare, apparentemente irrilevante: nelle uniche foto di Tenco rimasteci delle prove (non più di due, credo, che pregherei come sempre Gully o Faustonet di recuperare e di postare qui sotto), Luigi indossa la giacca e un maglioncino a collo alto, di quelli che amava portare lui (forse perché ci si sentiva a suo agio o perché facevano già parte di un look “alternativo” e pre-sessantottino o, magari, anche perché celavano la tumefazione diffusa della tiroide, cosa che gli ipertiroidei fanno spesso!). Va notato che, in queste due immagini, Luigi appare realmente angosciato e sofferente, certo di più che nella sequenza di foto rimaste della sua esibizione ufficiale nella 1^ serata. In ogni caso, visto l’abbigliamento differente rispetto a quello dello scoop fotografico con Dalida, mi sembra ovvio concludere che tali foto col maglioncino risalgano alla seduta di prove della mattina del 26/1/67, quando forse si era reso conto di essere già tagliato fuori ed ebbe un diverbio col suo direttore d’orchestra, Giampiero Reverberi, sui tempi di esecuzione di Ciao amore,ciao (il che sarebbe già sufficiente a giustificare il suo aspetto particolarmente sofferente, a parte il suo prevedibile stress e la sua ansia da prestazione presso il grande pubblico, senza contare che non sappiamo come stessero andando le cose in quei giorni tra lui e “Valeria”).
4) A tal proposito, per concludere, vorrei aggiungere la mia sulla sola performance vocale di Tenco in quella maledetta serata del 26/1/87, della cui registrazione almeno disponiamo e che ho avuto modo di ascoltare ripetutamente sul Forum di Billy100 che l’ha ripresa, a sua volta, dal programma monografico L’acchiappanuvole. Non credo che ci vogliano chissà quali tests scientifici per comprendere che il vero problema di quell’esecuzione è la sfasatura dei tempi tra il cantante solista e l’orchestra: è come se l’orchestra corresse avanti e poi dovesse, momento per momento, rallentare per rimettersi in pari con Luigi, che peraltro è ben intonato come sempre e, semmai, sembra piuttosto stanco e fiacco soltanto nel ritornello. Ora, come ammette lo stesso Giampiero Reverberi in un’intervista riportata nel libro di Fabrizio Calzia (cfr, la recensione che, insieme al Ilmioregno, ne abbiamo fatto nello Scaffale tenchiano), il problema tecnico per cui la mattina del 26/1/67 ebbe un diverbio con Tenco (in quel momento, sicuramente teso e irritabile) fu proprio questo: Luigi preferiva un’esecuzione più lenta di Ciao amore, ciao (probabilmente per far scandire meglio il testo e farlo giungere bene alle orecchie del distratto pubblico sanremese), più lenta almeno rispetto alla registrazione discografica fatta in studio e, quindi, più simile alla versione originale Li vidi tornare. Su questo, non solo il solista e l’orchestra non riuscirono a combaciare durante le sedute di prova della mattina (da cui la lite col maestro Reverberi), ma la sfasatura dei tempi si confermò anche in occasione dell’esecuzione ufficiale. Non è affatto detto dunque che, nella dialettica tra cantante solista e orchestra, debba per forza “sgarrare” il primo, ma potrebbe “sgarrare” anche la seconda o, almeno, il risultato finale potrebbe dipendere da divergenze tecniche o da prove condotte in maniera approssimativa (e che Tenco fosse stato effettivamente poco presente alle prove credo sia accertato).
Gradirei conferme o sconferme a queste mie considerazioni, deduzioni e impressioni conclusive sull’esecuzione di Luigi al Festival. Ciao a tutti e buone ferie!
 
Top
MrVecchiofan
view post Posted on 5/9/2012, 23:24




... A proposito, Balans: non vorresti aggiungere qualche commento o conferma anche qui? E, se ti riesce, non potresti postare il filmato della prova della Vanoni e la sequenza di fotografie dello scoop Tenco-Dalida? O dobbiamo dare una tiratina d'orecchie a Gully o a Faustonet, che ultimamente ci stanno trascurando?
 
Top
Faustonet
view post Posted on 8/9/2012, 12:24




Io so che dell'ultimo, acceso, "confronto" tra Tenco e Dalida è rimasta una sola foto, ed è questa:
nuovaimmaginequ

Forse le foto (ben più note e a cui fa riferimento VecchioFan) della discussione sono relative a un momento antecedente, ma magari ricordo male.
 
Top
MrVecchiofan
view post Posted on 8/9/2012, 19:10




Ciao, Fausty!
Io mi riferivo all'intera (e nota, almeno tra i fans tenchiani) sequenza di fotografie Tenco-Dalida, scattate tra l'Hotel Savoy e il Casinò. Mi pare che, anche in altre parti di questo Forum, finora non siano state pubblicate. Per l'interrogativo che stavo ponendo io (e a cui magari tu stesso sai rispondere: risalgono al 25 o al 26/1/67?), questa mi sembra una buona occasione per ritornarci sopra e pubblicarle sul Binario. Grazie. Ciaoo!
Se puoi, ripesca anche la seduta di prove della Vanoni de La musica è finita: così, giusto per fare un confronto tra queste due "dive", dal quale mi sembra che l'Ornella (almeno l'Ornella di allora) esca nettamente vincente. Ri-grazie. Ri-ciaooo!
 
Top
Faustonet
view post Posted on 8/9/2012, 19:19




Ecco le prove della Vanoni:


Per le foto, si trovano qui: http://luigi-tenco.tripod.com/sanremo.htm (bisogna scorrere cliccando su "Avanti"). Ciaooo!
 
Top
MrVecchiofan
view post Posted on 8/9/2012, 22:59




Grazie, Fausty! Intendevo proprio queste.
Ma non si potrebbe importarle direttamente sul Binario, facendole "nostre" e commentandole in base alle considerazioni e ai quesiti posti più sopra? Per esempio, c'è da accogliere la rettifica, fatta a suo tempo da Paolo, che la prima foto della serie fu scattata sulla scalinata dell'Hotel Savoy e non su quella del Casinò: in quel momento, insomma, Luigi e Dalida stavano uscendo insieme dall'Hotel Savoy per recarsi a una seduta di prove (mattutina, dopo colazione, o dopo pranzo?) al Casinò, nel cui parco vennero scattate le altre foto della sequenza.
In secondo luogo, la mia ipotesi è che entrambi si siano offerti di proposito ai fotografi, per fare scoop, in vista della serata d'esordio (26/1/67): se così è, quel servizio fotografico deve risalire al giorno prima (25/1/67), dovendo avere il tempo di comparire sui quotidiani dell'indomani. Mi piacerebbe sapere che cosa vi risulta in merito e se tale ipotesi può essere confermata o smentita, facendo parte di un ragionamento più vasto sulle strategie promozionali , che Tenco e Dalida stavano cercando di opporre ad altri concorrenti in quella "bagarre" del pre-Festival. Ciaooo!
 
Top
Maricucciola
view post Posted on 9/9/2012, 11:32




Ragazzi se riesco in questi giorni vedo di postare se non tutte,almeno la maggior parte delle foto del noto servizio cui fate riferimento. La foto postata da Fausto è comunque significativissima:Luigi che cambia rapidamente espressione nell'accorgersi del fotografo in agguato...mentre nelle altre foto del servizio si evince un'espressione tipica appunto di una discussione dai toni veramente accesi. Quanto al famoso filmato io sono sempre stata convinta che esista,è stato solo fatto credere che non ne sia rimasta traccia,perchè questo smonterebbe inevitabilmente tutto il castello fantascientifico costruito attorno ad un Luigi che era ubriaco fradicio,che non era in se,che cantò in modo pessimo(cosa che il ritrovamento dell'audio dell'esibizione live smentisce) Di sicuro quel filmato è ben celato tenuto lontano da occhi e da mani che potrebbero restituirlo al pubblico(sempre che volontariamente non sia stato proprio distrutto in senso materiale,cosa che sarebbe ancora più vergognosa) Esiste l'esibizione di Dalida,della Vanoni e di tutti gli altri artisti cbe salirono su quel palco quella maledetta sera...proprio quei pochi minuti dell'esibizione di Luigi (ma tu guarda il caso) sono andati smarriti o distrutti in un incendio degli archivi? Eh sù...questo è proprio prenderci in giro letteralmente da parte della rai. Concordo con MrVecchiofan quando dice che forse,quel filmato è sparito proprio mentre ci si accingeva a girare "vedrai vedrai" per evitare appunto che il ficcanasare troppo in profondità da parte degli autori,facesse emergere qualcosa di estremamente scomodo.Vi rendete conto che tempo fa lessi addirittura sul sito rai che essa chiedeva appunto l'aiuto dei telespettatori per ritrovare quel filmato? O.o bella messa in scena!!!!!!
 
Top
MrVecchiofan
view post Posted on 9/9/2012, 12:05




Ciao, Mary Cucciola!
Quanto alla seduta di prove di Ornella Vanoni, che canta La musica è finita, confermo quanto sopra: è da brividi e nettamente superiore a quella di Dalida!!!
A Mary Cucciola inoltre vorrei precisare che i filmati rimasti (e recentemente rieditati, con un egregio lavoro di recupero, da Laverdeisola) si riferiscono, appunto, a una seduta di prove (a mio avviso, risalente al 25/1/67 per le argomentazioni sviluppate più sopra). E' di tutta la serata ufficiale del 26/1/67, invece, che al momento non si intravede traccia (incluse Dalida e Vanoni, che portavano un abbigliamento diverso e meno casual di quello che si intravede in queste prove) Ciaooo!
 
Top
Maricucciola
view post Posted on 10/9/2012, 13:36




ragazzi io provo intanto a postare le foto del noto servizio fotografico(sperando di riuscirvi)
santoro_02
dalida_tenco.jpg
1209540199.jpg
luigi-tenco-e-dalida.jpg
151.jpg



le altre foto

jpg_2113877.jpg
tenco308.jpg
2368824_08d8bab023_m.jpg
tenco+e+dalida+a+sanremo.jpg


Oh mamma mia ho fatto un pastrocchio O.o ragazzi come si fa ad inserire invece dell'url le immagini direttamente salvate su pc?

Edited by Faustonet - 10/9/2012, 15:42
 
Top
Faustonet
view post Posted on 10/9/2012, 14:43




Mary, ho aggiustato il "grosso" delle immagini, alcune però non son riuscito a caricarle, in particolare questa:
http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS...MXclpizBUNTEW-Q
 
Top
Maricucciola
view post Posted on 10/9/2012, 22:45




Fausto ti ringrazio di cuore :-( ora provo a reinserire la foto che mi linkavi anche se vorrei inserirne anche altre. Se riuscissi a caricarle da pc sarebbe più facile :-((

http://luigi-tenco.tripod.com/foto/tenco700.jpg

http://cdn.blogosfere.it/vitadicoppia/images/0000035.jpg

http://www.corriere.it/gallery/Cronache/20...co/1/tenco1.jpg

http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS...Qk-PBLd_0_g1xYI
 
Top
21 replies since 3/7/2012, 20:24   1385 views
  Share